Oggi parliamo del trattamento fasciale (Fasciq) con il Dott. Michele Marsicano. La sua storia professionale lo presenta: Fisioterapista di notevole formazione accademica con tanti master nel suo CV, formatore italiano per un’azienda di Tecar e un’esperienza nell’Accademia del Real Madrid.

Ciao Michele, da quanto tempo utilizzi il trattamento fasciale?

Faccio una premessa, io da sempre sono un grande estimatore del Prof. Stecco, un luminare su questa metodica. Io da tempo tratto la fascia in modo manuale e so quanto sia importante nella riabilitazione questo trattamento. Il vantaggio di poter usare gli strumenti Fasciq invece mi è stato di grande aiuto, perché risulta meno “invadente” per i pazienti, i risultati sono migliori ed per me è meno faticoso della terapia manuale.

Quale metodiche utilizzi maggiormente?

Io utilizzo tutte e quattro le tecniche: IASTM Tools, Cupping, Flossing e Massage Tools. Durante la namnesi, dove individuo il lavoro da fare con il paziente, scelgo lo strumento più adatto alla patologia da trattare. Con gli atleti, ad esempio, che hanno masse muscolari importanti, abbino alla Tecar, IASTM Tools , creando un “campo” nella zona da trattare, li utilizzo all’interno.

Li hai introdotti ma non abbiamo ancora parlato dei Cupping, cosa ne pensi?

I Cupping li trovo fantastici per diversi motivi: sono in silicone, quindi comodi e facile da pulire, la loro forma mi permette di fare dei lavori di scollamento in modo dinamico e non lasciano ematomi sulla parte trattata. Inoltre spesso, faccio fare un esercizio terapeutico mettendo la coppetta nella zona dove voglio richiamare più sangue.

Quale invece tra le 4 tecniche è la vera sorpresa?

Per me il Flossing è stata la vera sorpresa della gamma Fasciq! Quando ho partecipato al primo Corso di Formazione, nel 2018 a Palermo, ancora in Italia questa metodica non era conosciuta. Con il Flossing si crea “un’ischemia” sulla parte trattata grazie al bendaggio e proprio durante il bendaggio (che dura di circa 3 min.) si possono fare delle manovre o degli esercizi. Quando il paziente toglierà la benda, il flusso di liquido si riversa nella zona dove si è creata la restrizione e si ha uno scollamento immediato della fascia e una sensazione di “leggerezza” per il paziente.

Concludiamo la tua recensione con i Massage Tools e con il ringraziamento di Fisiotools per il tempo dedicato.

Per quanto riguarda i Massage Tools è importante fare una distinzione. Soprattutto con gli atleti utilizzo maggiormente il Roller Sting mentre per i Tools più facili da gestire, ne consiglio l’acquisto ai miei pazienti. In questo modo, spiegando gli esercizi da fare a casa, proseguono la terapie con un “auto trattamento” e i risultati vi garantisco che sono ottimi. Ringrazio io Fisiotools, perché è stata un’azienda presente sia sulla formazione e poi per avermi dato la possibilità con queste 4 tecniche di poter risolvere diverse patologie.


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